Le interrogazioni sul religioso passano attraverso le porte strette dell'esperienza di vita, della conoscenza del mondo, dei pensieri formulati dagli esseri umani, del loro affidarsi a Qualcosa, o Qualcuno, che chiamano Dio. Una poesia di Edmond Jabès apre il cammino di oggi che prosegue con lo scrittore Giorgio Pressburger, per il quale la fede è principalmente un'esperienza primordiale di terrore; e con Salvatore Natoli, il cui pensiero filosofico di inizio millennio si muove sul crinale che separa filosofia e teologia. Infine, segnaliamo "La Nuova Bibbia Salani", il racconto della Bibbia ebraica fatto da Silvia Giacomoni con le illustrazioni di Mimmo Paladino. Segnalazioni: Giorgio Pressburger, Sulla fede, Einaudi Salvatore Natoli, Parole della filosofia, Feltrinelli Silvia Giacomoni, La Nuova Bibbia Salani, Salani Edmond Jabès, Canzoni per il pasto dell'orco, Manni Canzone della porta stretta Siamo entrati per sbaglio. Abbiamo bussato alla porta di servizio. Era estate. I grandi vascelli delle strade fumavano le loro stelle Tutto era sudicio. Le donne insanguinate: era il loro vestito Gli uomini nudi: era la loro divisa, alla rinfusa, per terra, magri come corde. Avevamo freddo e le citta` bruciavano e gli alberi attizzavano il fuoco del mondo. Avevamo fame e il pane fuggiva non si sa dove. Avevamo sete e l'acqua era di marmo. Ci siamo svegliati insieme un mattino, anonimi e laidi come i versi. Edmond Jabès