Uomini e Profeti 2003-2004

Domande. 'Le religioni e l'orrore'

  • Andato in onda:22/09/2004
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Domande. 'Le religioni e l'orrore'

Riprende la nuova annata di Uomini e Profeti - sempre suddivisa in "Domande" il sabato e "Letture" la domenica - cercando ci comprendere la nuova situazione in cui il mondo, e anche il mondo religioso, si trova a tre anni dall'11 settembre, e dopo un'estate che ha visto un'escalation di situazione tragicamente indecifrabili. Quando parliamo di "terrorismo" che cosa davvero intendiamo? Un'incursione militare che uccide civili è un atto militare o terroristico? Qual è il ruolo delle "religioni" nei conflitti in atto? Esiste una "scala del male", di cui si dice, abbiamo toccato il vertice, o occorre ripensare questa gerarchia? Come è possibile valorizzare anche i segnali di bene che nel mondo esistono? Ne parliamo con Stefano Levi Della Torre, che ci offre sempre una lettura dei fatti che scavalca i luoghi communi e le opinioni correnti; e Yolande Mukagasana, superstite del genocidio in Ruanda, tragicamente colpita nei propri affetti, ma che non ha smesso di lottare per la riconciliazione nel suo paese e nei luoghi di conflitto. Segnalazioni: ANTONIO CALBI, Italy for Randa 1994 - 2004. Il genocidio testimoniato dallo spettacolo di Groupov, Teatri 90 edizioni / 14, Milano 2004. YOLANDE MUKAGASANA, La morte non mi ha voluta, Edizioni La Meridiana, Molfetta (Ba) 1998. YOLANDE MUKAGASANA, N'aie pas peur de savoir. Rwanda: une rescapée Tutsi arconte, Ếditions Robert Laffont, 1999 AAVV, Le blessures du silence. Témoignage du génocide au Rwanda,, con Yolande Mukagasana, Alex Parisel, Alain Kazinierakis, fotografie di Alain Kazinierakis, Actes Sud 2001 Mostra fotografica Le ferite del silenzio consultabile sul sito: http://www.gfbv.it/3dossier/africa/ruanda/ruanda.html Cesare Pavese, La casa in collina, Einaudi [...]Io, Yolande Mukagasana, dichiaro di fronte all'umanità che chiunquenon voglia prendere conoscenza del calvario del popolo ruandese è complice dei carnefici. Il mondo non rinuncerà a essere violento fino a quando non accetterà di studiare il proprio bisogno di violenza. Non voglio né terrorizzare né impietosire. Io voglio testimoniare. Questi uomini, che io sento attraverso una porta e mi prometto le più atroci sofferenze, non li odio né li disprezzo. Ho addirittura pietà di loro[...] (Yolande Mukagasana, La morte non mi ha voluta)

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