Uomini e Profeti 2003-2004

Uomini e Profeti. 'Domande'. 'Teologia e preghiera, laicità e fede: quando possiamo dirci cristiani?'

  • Andato in onda:18/11/2004
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Uomini e Profeti. 'Domande'. 'Teologia e preghiera, laicità e fede: quando possiamo dirci cristiani?'

"Non possiamo non dirci cristiani", come diceva Benedetto Croce? O "dobbiamo, tutti, dirci cristiani", come sembrano affermare alcuni esponenti del mondo politico secolarizzato, concordi con alcune espressioni del mondo cattolico? Ma davvero possiamo dirci cristiani, anche se non crediamo che Gesù è il Figlio di Dio, che è risorto, e che tutti, un giorno, risorgeremo? Il dibattito è di vivo interesse in quanto non è solo italiano, ma coinvolge, sembra, l'identità stessa dell'Europa e dell'Occidente. Intervengono il teologo valdese Fulvio Ferrario, che si interroga sempre con passione sul rapporto tra salvezza e presenza nel mondo, e il teologo cattolico don Maurilio Guasco, studioso del modernismo, e della storia della Chiesa nella modernità. Segnaliamo inoltre due libri che raccontano modi diversi di vivere la propria spiritualità. Il romanzo di Giuseppe Conti Calabrese Nel tuo vuoto, racconta la drammatica storia di tre giovani coinvolti nel giro della droga. Inaspettatamente nel loro vuoto esistenziale s'insinua la rivelazione della parola di Dio. L'altro libro che proponiamo contraddice un po' la linea che s'impone nelle nostre riflessioni, dove generalmente non trovano spazio le superstizioni e lo spirito delle piccole devozioni domestiche. È il libro di Marilena Menicucci Il rosario delle nonne. Incontro con il femminile, che ci sembra interessante perché per queste donne il rosario diviene un momento per avvicinarsi alla dimensione piu` profonda del mistero. Segnalazioni: Fulvio Ferrario, Teologia come preghiera, Claudiana, Torino 2004 Maurilio Guasco, Alfredo Loisy, Morcelliana 2004 Maurice Bellet, La quarta ipotesi, Servitium Editrice, Bergamo 2003 Giuseppe Conti Calabrese, Nel tuo vuoto,Moretti & Vitali Editori, Bergamo 2003. Marilena Menicucci, Il rosario delle nonne. Incontro con il femminile, Editori riuniti, Roma 2003 "Durante la recita del rosario le mie nonne, abituate ai comandi, alle obbedienze e ai doveri, liberavano il valore più importante della propria femminilità: la capacità di dare e ricevere amore, un amore senza confini, infinito come una continua ricerca, libero da ogni sottomissione rassegnata, un amore atteso e scelto, l'Amore". (da Marilena Menicucci, Il rosario delle nonne. Incontro con il femminile, Editori riuniti)

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