Proseguiamo oggi, dopo la preziosa decifrazione dei mosaici della basilica di Aquileia che Renato Iacumin ci ha regalato domenica scorsa, la ricerca e l'approfondimento sulle origini di Aquileia con diversi studiosi e ricercatori che hanno raccolto l'eredita' di una straordinaria figura, Gilberto Pressacco, un sacerdote che ha svolto delle ricerche sull'origine di Aquileia, scavando in quella ricchezza di culture che vedeva convivere gnostici, cristiani di origine giudaica e i cosiddetti terapeuti di Alessandria d'Egitto. Nel 1624 il vicario di Palazzolo dello Stella denuncia un gruppo di donne che nella notte di Pentecoste va in giro, in processione, compiendo dei rituali di richiamo della pioggia. Esse cantano Schiarazzula, marazzula, "in doi cori". Secondo Pressacco Schiarazzula e Marazzula derivano dal greco e significano rispettivamente bastone e finocchio e si collegano direttamente ai Benandanti che andavano in giro per le campagne friulane, per propiziarsi i raccolti, armati di canna e finocchio. Da qui Gilberto Pressacco era partito nella sua ricerca che gli permise di rintracciare un legame tra questa tradizione popolare friulana e i Terapeuti di Alessandria d'Egitto. E da qui Claudio Zinutti, ricercatore e musicista contemporaneo e Claudio de Maglio ricercatore e regista teatrale sono partiti per una ripresa di quella ricerca che li ha portati a riproporre quei canti e quelle danze.