Uomini e Profeti 2003-2004

Uomini e Profeti. 'Domande'. 'Turchia e Armenia: un dialogo possibile?'

  • Andato in onda:22/10/2004
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Uomini e Profeti. 'Domande'. 'Turchia e Armenia: un dialogo possibile?'

Vi è ancora dibattito, in Europa, sull'accettazione della Turchia al suo interno, intorno a tematiche religiose, geografiche, relative alla democrazia del paese, ecc. Ma nessuno parla più del silenzio turco sul genocidio armeno, nessuno chiede una riflessione della storiografia turca, una elaborazione della coscienza critica del paese, su questo dramma che ha coinvolto due popoli. Perché? Forse si teme di dover tirare fuori dall'armadio altri scheletri? Per la prima volta a Venezia, su iniziativa della Fondazione Cini, nei giorni 28, 29 e 30 ottobre, si incontreranno studiosi turchi e armeni, per cercare di dialogare, almeno, sulla possibilità di rompere il silenzio di un secolo. Non sarà un incontro politico, ma l'inizio di uno studio sui rapporti millenari tra armeni e turchi, per comprendere il genocidio anche in questo quadro, per vedere se, intanto, sia possibile una via d'uscita che spezzi il silenzio tra i due popoli. Abbiamo invitato a Uomini e Profeti, per parlarne, gli studiosi armeni Boghos Levon Zekiyan e Vladimir Margaryan, lo storico turco Halil Berktay e la scrittrice di origine armena Antonia Arslan. Segnalazioni: Metz Yeghern, Breve storia del genocidio degli armeni, Editore Guerini e Associati. Antonia Arslan, La masseria delle allodole, Edizione Rizzoli, Milano 2004 [...]Tutto accelera. Un'ombra più spessa dietro la carrozza, che comincia a oscillare. Un breve pianto infantile, un movimento improvvido. Dal fondo del campo due figure cominciano a correre, una lanterna più forte viene accesa. E tutto sarebbe perduto se Azniv, la dolce sorella, che si stava avviando per ultima verso la salvezza, comprendendo tutto, non avesse fulminea accentrato su di sé l'attenzione. ov sirun sirun comincia a cantare, ergendosi fiera, ritrovando nel sacrificio improvviso tutta la sua innocente, serena baldanza; ov sirun sirun, maledetti, io vi sfido. Non riuscirete a ucciderci tutti. Un vento di follia percorre il campo. Le altre donne cominciano tutte a gridare, le mani versi il cielo, come fiori appassiti che chiedono vendetta. Gli zaptié , colti di sorpresa, si precipitano su Azniv, illuminano solo lei, che continua a cantare finché un colpo di sciabola le tronca la testa. Addio, dolce Azniv; addio , colomba d'Armenia. [...] (da La masseria delle allodole) www.cini.it/fondazione/07.manifestazioni/ 08.calendario/2004/eventi/armeni/armeni.htm

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